Rispetto ad anni fa, oggi si sente parlare molto più spesso di ovodonazione. Quello di cui sentiamo parlare poco sono le modalità con cui questa viene eseguita.
Ma partiamo dalle motivazioni di una scelta simile, spesso così difficile da accettare, non solo da parte della donna, ma anche dell’uomo.
Perché una coppia valuta l’eventualità di utilizzare un ovocita di un’altra donna per generare il proprio figlio? Beh la risposta è semplice, perché gli ovociti della nostra paziente sono insufficienti quantitativamente o qualitativamente.
Allora, quale dovrebbe essere il nostro ruolo nei confronti di questa coppia?
La risposta è semplice anche in questo caso: garantire, attraverso una buona pratica medica, sia il massimo dello standard medico sia quello umano.
Bene, siamo degli ottimi medici, abili nel preparare al meglio la coppia sia fisicamente che mentalmente per un percorso di ovodonazione, ma…c’è un grosso ma. Siamo in grado di garantire alla nostra coppia la qualità degli ovociti che utilizzeremo?
Sarebbe paradossale, infatti, ricevere ovociti di qualità non ottimale e, sebbene sembri paradossale ad oggi, in molti percorsi, questo rappresenta un limite.
Uno sforzo creativo per comprendere meglio l’ovodonazione
Immaginiamo un grand chef che è costretto a preparare un piatto gourmet con uova e formaggi di dubbia qualità.
Se voi foste quello chef, preferireste andare in campagna a scegliere i vostri formaggi e le vostre uova sapendo come vengono prodotte fin dall’inizio oppure fare un ordine via internet al supermercato?
La risposta è scontata, ma forse utilizzare ovociti di cui sappiamo tutto in merito alla provenienza e alle modalità con cui questi vengono ottenuti (fertilità della donatrice, precedenti gravidanze ottenute, protocolli di stimolazione, informazioni sul prelievo ovocitario ecc.) è un tantino più complicato che andare in campagna a procurarsi prodotti di ottima qualità.
Siamo certi che nessun ottimo chef si accontenterebbe di prodotti di dubbia provenienza.
L’approccio dello Studio Medico Landino
Allo stesso modo, noi non ci accontentiamo di ricevere ovociti di cui sappiamo poco, ma preferiamo andarli a prendere da chi conosciamo, da chi ci dà la possibilità, dopo anni di collaborazione, di fidarci ciecamente e di trasferire questa fiducia alle nostre coppie.
Eseguiamo i cicli di ovodonazione con ovociti freschi, in Spagna, a Rincon della Victoria, perché questo ci consente di essere certi del fatto che stiamo offrendo alle nostre coppie, non solo la nostra massima competenza medica e umana, ma anche il miglior ovocita possibile, visto che abbiamo dovuto rinunciare ai nostri.
Questa è la mia mission e quella di tutti i colleghi e collaboratori dei nostri studi: dare alle nostre coppie la chiara sensazione, la certezza, che sappiamo quale sia il valore della loro scelta e che faremo il massimo per valorizzarla fin dalla scelta degli ovociti all’interno di un processo in cui ogni step è curato, anche quelli che restano dietro le quinte.
Dunque chef sì, ma solo con ingredienti scelti di nostro pugno.