IUI è l’acronimo di inseminazione intrauterina e rappresenta la prima delle tecniche di procreazione medicalmente assitita utilizzabile. E’ da considerarsi, per lo scarso impatto sulla coppia e la minore complessità degli step, una metodica di primo livello.
Consiste nell’ottenere il campione di liquido seminale del partner maschile e, dopo adeguato trattamento di preparazione dello stesso, iniettarlo nell’utero del partner femminile attraverso le vie naturali ossia il canale cervicale dell’utero.
Quando si effettua l’inseminazione intrauterina?
Al fine di aver delle buone possibilità di successo della metodica dobbiamo essere certi di alcune condizioni favorevoli nella nostra coppia.
Come prima condizione dobbiamo essere certi, attraverso un ottimo studio delle tube che si ottiene con l’isterosalpingografia, che le stesse siano pervie e che non presentino caratteristiche morfologiche o alterazioni del decorso, che ci possano far pensare che seppur pervie esse possano essere infiammate o che gli esiti di pregresse infiammazioni possano averne alterata la funzionalità.
Altrettanto importante è la valutazione che i nostri embriologi faranno preventivamente del liquido seminale del nostro paziente. Esistono infatti dei precisi criteri di valutazione che riteniamo fondamentali per poter procedere ad un ciclo di inseminazione intrauterina dando delle possibilità di successo concrete al nostro tentativo. Altro aspetto valutativo importante è dato dalla valutazione della riserva ovarica che essendo un bene a scadenza spesso breve spesso ci pone di fronte alla necessità di valutare il by-pass di tecniche meno premianti per investire al meglio il tempo che abbiamo a disposizione per raggiungere il risultato.
Come si effettua L’inseminazione intrauterina?
In genere si prepara la paziente con una blanda stimolazione farmacologica delle ovaia al fine di ottenere due-tre follicoli anziché uno solo. La crescita dei follicoli viene monitorata ecograficamente e quando questi vengono ritenuti maturi se ne induce la maturazione sempre farmacologicamente in modo da conoscere il momento dell’ovulazione.
In prossimità della stessa ovulazione si procede all’inseminazione intrauterina vera e propria che si effettua preparando in laboratorio il seme eiaculato dal paziente e iniettandone una minima quantità all’interno dell’utero della futura mamma con un microcatetere di gomma.
Quali sono le percentuali di gravidanza?
Se i criteri di scelta della metodica elencati prima, come sempre facciamo, sono rispettati in pieno, diremo che le possibilità di successo sono di circa il 10 per cento per singolo tentativo.
Si corrono rischi facendo un’inseminazione intrauterina?
Ancora una volta faremo riferimento ai criteri di scelta ed indicazione nelle singole coppie. Procedere ad esempio ad inseminazione intrauterina in una paziente in cui le tube appaiano tortuose all’isterosalpingografia, esporrà la paziente ad un rischio più alto di gravidanza extrauterina. Una stimolazione ovarica non controllata con lo sviluppo di troppi follicoli potrebbe invece esporci al rischio di gravidanze plurime.in questo senso l’esperienza degli operatori, come sempre, fa la vera differenza tra safe e non safe.